il futuro è ritardato
Suzan Calvin non esiste. Eppure era alla conferenza sulla robotica di Tolosa nell’autunno del 2024.
Non è mai esistita, ma lo psicologo dei robot ha lasciato il segno nell’intelligenza artificiale. tanto profondamente quanto la psicoanalisi di Freud. Il personaggio di Suzan Calvin ha reso popolari le “Tre leggi della robotica” ed è del tutto logico che sia presente sul manifesto della conferenza di robotica di Tolosa del 2024.
La prof.ssa Calvin ha una scusa molto valida: il futuro degli anni ‘20 non è più quello del 1970.
Il padre delle Tre leggi della robotica, Isaac Asimov racconta come Susan Calvin testa e ripara i “cervelli positronici”. Più utili che spaventose, del tutto simili al cervello umano, queste IA equipaggiano i robusti e complessi robot lavoratori che il diritto internazionale degli anni 2000 autorizza esclusivamente sulla Luna e sui pianeti colonizzati.
Gli anni 2000 stanno scivolando via e noto che la lista di ciò che non è accaduto si sta allungando:
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La Luna e Marte sono ancora disabitati. Il clima lassù sembra essere diventato meno attraente rispetto al XX secolo. Tranne alcuni.
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Le auto stanno appena iniziando a guidarsi da sole.
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ChatGPT e gli altri chiacchieroni hanno una certa padronanza del linguaggio e dicono tante sciocchezze quanto gli umani, ma non la stessa cosa.
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Il caro vecchio petrolio viene bruciato sulle strade e nell’aria da cittadini che non viaggiano alla velocità del suono.
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Una legge internazionale su qualsiasi argomento resta impensabile.
Rileggendo me stesso: Il ritardo del futuro ha lati positivi:
- La terza guerra mondiale non è ancora iniziata (“The Road” di Cormak MC. Carty).
- Finora nessun virus mortale ha distrutto l’umanità (“Tomorrow’s Dogs” di Clifford D. Simak)
- L’attuale cambiamento climatico è piuttosto lento (film “The Day After Tomorrow” di Roland Emerich)
Sul futuro di ieri La mostra RetroFutur al museo EVOLUON di Eindhoven (NL)