in città
Arte in città, non nei musei: Charlie Place de la Gare a Bourges
I monumenti di Parigi sono poetici e rassicuranti. E punti di riferimento pratici per chi, come me al mio arrivo, è straniero alla città.
Le partiture luminose sono come le idee: immateriali, indipendenti dalle dimensioni della scultura che le riproduce. Su un monumento, la resa è molto diversa da un’opera in studio, ma il lavoro compositivo rimane simile.
Quartiere di Saint Rémy - primi scorci della Coquille de Reims
Ho realizzato solo tre Luchrones urbani. Lo spazio pubblico è formidabile e il “Tempo Urbano” ha poco a che fare con il tempo personale. Sia per gli artisti che per i rappresentanti eletti, è un salto temporale molto impegnativo, quindi, dopo gli anni ‘90, ammetto di aver dato priorità alla mia ricerca personale nella tranquillità del mio studio.
Marc Piemontese dà una prima dimostrazione dell’Astrolabio al Centro Nazionale d’Arte e Tecnologia nel 1990
Che sia in metallo o in pietra, l’Arte Pubblica richiede molto lavoro. La tecnologia aumenterà queste difficoltà, un salto nell’ignoto. Lascio la solitudine dello studio per il lavoro di squadra, aperto a tutti. Fortunatamente, rappresentanti eletti e, soprattutto, insegnanti appassionati si stanno tuffando con me. Siamo lontani dalle controversie che circondano l’Arte Contemporanea, ma è più selvaggia che nelle fiere d’arte; perché fuori, oltre alle critiche, c’è il maltempo, il peggiore dei quali è la stupidità, che porta al vandalismo.
Aveva resistito sia al vento di Tramontana che al vento di mare, ma una notte un atto vandalico soffiò così forte che la barca a vela di Argelès scomparve.
Un progetto artistico tecnologico che finisce in un luogo pubblico è una rarità. Inevitabilmente, alcuni aspetti tecnici sono “prime volte” e implicano una rottura con i metodi noti. Questo affascina i tecnici, che si adattano e inventano come artisti.
Ad esempio, nel 2020 non esistevano LED industriali che irradiassero in tutte le direzioni. Il design stesso della mia Coquille à Reims era in conflitto con la produzione di LED dell’epoca: erano direzionali. Così, gli insegnanti e gli studenti del liceo Saint Jean Baptiste de la Salle realizzarono a mano le 324 molle e i relativi pezzi di ricambio. Queste opere sono così ben fatte che sono funzionanti fin dall’inaugurazione.
(presto pubblicherò altre pagine sui miei progetti di arte pubblica)